Li Shi (Chinese to italian translations) - Capitolo 21
Le benedizioni di solito erano efficaci, proprio come lo erano anche gli auguri che le persone si scambiavano durante le varie feste; finché auguravi agli altri pace e felicità con sincerità, generalmente ottenevi un effetto positivo.
Quel potere era una sorta di benedizione: attraverso le parole una persona contaminava la persona benedetta e dominava anche parte della sua fortuna futura. Il suo opposto era una maledizione: quando le persone pronunciavano parole maliziose e sfavorevoli, la sfortuna che ne conseguiva intrappolava la persona maledetta. Quello era il significato del vecchio detto “i mali nascono dalle parole”, quindi spesso anche per quel motivo gli anziani insegnavano alle generazioni più giovani a non parlare male.
Poiché le capacità dei comuni esseri umani erano limitate, generalmente gli effetti delle benedizioni e delle maledizioni non si manifestavano in modo troppo evidente; alcune persone sarebbero state piene di fortuna e altre di sfortuna. Tuttavia, quando quelle benedizioni venivano pronunciate personalmente dagli dèi, in quanto dèi, l’effetto sarebbe stato decisamente diverso.
Prendiamo come esempio Chunjie, poiché era una delle ventidue feste tradizionali non era strano che il suo potere divino fosse molto più prominente rispetto a quello della maggior parte degli dèi del calendario. Sebbene fino a quel momento Xiao Nanzhu non avesse notato in lui quel tipo di prominenza, quando il bambino disse sinceramente quelle parole alla madre di Situ Zhang la benedizione degli dèi avvolse all’istante la signora, che non aveva una bella cera, illuminando all’improvviso il suo volto grigio e stanco.
Situ Zhang, che stava guardando accanto a lui, non notò alcun cambiamento in sua madre. Al contrario sua madre, quando si raddrizzò, sentì che le braccia e le gambe doloranti erano diventate più flessibili. Tuttavia, la maggior parte delle persone non ci avrebbe sicuramente badato. Infatti, pensò solo che la medicina che aveva preso la mattina avesse funzionato e si sentì molto sollevata. Pensandola in quel modo, la gentile vecchia signora non poté fare a meno di sorridere e accarezzare la testa di Chunjie.
― La bocca di questo bambino è così dolce! La nonna non sente più male alle braccia e alle gambe. Cosa vuoi mangiare per pranzo? La nonna ti preparerà ciò che vuoi. Ehi, papà di Zhang Zhang, vieni fuori presto! Cosa ci fai ancora dentro? A-Nan è qui…
Quando la voce si abbassò, anche il padre di Situ Zhang uscì lentamente dalla stanza sul retro. Avrebbe compiuto 75 anni quell’anno ed era un’anima molto buona. Dopo aver visto Xiao Nanzhu seduto nella stanza principale, persino l’anziano, che sembrava molto serio, mostrò subito un’espressione dolce.
― Eccolo qui, A-Nan che viene a mangiare per pranzo. Ho sentito che sei tornato anni fa, perché non sei venuto a trovarci?
Il vecchio si avvicinò a loro e si sedette. L’anziana signora andò in cucina a preparare il pranzo per tutti e anche Situ Zhang fu chiamato a combattere. Xiao Nanzhu, inizialmente, voleva che Chunjie restasse al suo fianco ma quel ragazzino scosse la testa e corse via con la signora senza esitazione. Quando l’indifeso Xiao Nanzhu si sedette accanto al padre di Situ Zhang, l’anziano lo guardò a lungo con attenzione e poi annuì soddisfatto.
― Vivace ma intelligente, sei diverso da quando eri bambino. Molto bene.
Quelle parole fecero ridere Xiao Nanzhu. Sapeva troppo bene, in cuor suo, che la sua precedente immagine da piccolo teppista fosse profondamente radicata nei cuori delle persone. In passato, il vecchio aveva molta paura che avrebbe portato Situ Zhang a dover combattere per guadagnarsi da vivere ancor prima di poter diventare adulti. Poiché quella famiglia aveva sempre avuto un rapporto stretto con la famiglia di Xiao Nanzhu sin da quando erano piccoli, Xiao Nanzhu non aveva nulla da nascondere davanti a loro; avrebbe risposto molto docilmente a qualunque domanda il vecchio gli avesse posto. In precedenza, aveva impedito a Situ Zhang di dirgli che era un Huangli Shi ma, in quel momento, quando il vecchio gli chiese del suo lavoro, ci pensò un po’ su e poi rispose onestamente:
― Bè, ho ereditato anch’io la mia attività ancestrale. E’ quello che faceva mia nonna nella vita e ora lo sto facendo anch’io.
Non appena lo disse, ovviamente Xiao Nanzhu si accorse che il vecchio Situ era rimasto sbalordito. Anche Xiao Nanzhu non parlò, alzò la mano e versò rispettosamente una tazza di tè per il vecchio, il quale aggrottò la fronte. Sembrava che stesse pensando a qualcosa ma, dopo un po’, come se avesse ripreso i sensi, il vecchio Situ lanciò un’occhiata a Xiao Nanzhu e poi disse lentamente:
― È un bene che tu abbia ereditato l’attività ancestrale. Se non lo avessi fatto, sarebbe andata persa. Tua nonna ne era molto entusiasta e ci ha aiutato molto. A-Nan, se vuoi farlo, lascia che Zhang Zhang ti trovi delle connessioni. Ora questo mondo è diverso da come era in passato e nessuno ci crede. Ahimè, nessuno crede più al nostro qigong. Ci trattano tutti come bugiardi, quindi Zhang Zhang ha potuto solamente aprire una sala massaggi per non vedenti e avere a che fare tutti i giorni con le ispezioni della stazione di polizia e dell’Ufficio industriale e commerciale, come se stesse facendo qualcosa che viola la legge…
Borbottò il vecchio e la sua lamentela fece sorridere Xiao Nanzhu. Era profondamente grato per la tolleranza di quella famiglia nei suoi confronti, quindi dopo aver pranzato li fece uscire dalla porta per permettere a Chunjie di scacciare gli spiriti maligni nella casa.
Il piccolo cortile in fondo al vicolo non vedeva il sole tutto l’anno e non sembrava un ambiente salutare, poiché era buio e umido. Subito dopo aver finito di mangiare, Xiao Nanzhu aveva sentito Situ Zhang dire che l’artrite reumatoide dei suoi genitori era peggiorata negli ultimi anni. Pensò che fosse a causa della malattia e dell’essere stati esposti a lungo all’umidità ma, non appena Chunjie, in quanto dio del calendario, aveva dissolto quegli spiriti maligni che non erano affatto minacciosi facendo loro un regalo per il nuovo anno, Xiao Nanzhu voleva naturalmente fare affari.
Tre giorni prima, aveva preso appuntamento con Cao Chong, che lavorava in ambito assicurativo, per incontrarsi. Il motivo per cui l’appuntamento era stato fissato durante il primo giorno del nuovo anno era perché la questione era piuttosto urgente, non poteva aspettare molto. Cao Chong gli disse vagamente di cosa si trattava e quando Xiao Nanzhu lo udì, capì immediatamente che occuparsene da solo non era una buona soluzione. Sarebbe stato impossibile per lui andarci da solo e risolvere una situazione tanto difficile, quindi scelse deliberatamente di portare con sé Chunjie e anche un altro aiutante.
― Lascia che ti dica una cosa, avrai un collega che lavorerà insieme a te nel pomeriggio.
Xiao Nanzhu stava fumando una sigaretta mentre parlava a Chunjie, lo aveva detto a titolo puramente informativo ma Chunjie, mentre si sbucciava dei pistacchi, ebbe un’inspiegabile presentimento. Dopotutto, solitamente era abbastanza popolare e, se si sorvolava su qualcuno con cui non aveva un rapporto così buono, effettivamente si poteva dire che lo adoravano tutti. Ma più ci pensava più si rendeva conto che li separava qualche giorno. Quando il bambino chiese con voce tremante chi fosse, Xiao Nanzhu gli lanciò prima uno sguardo e poi spiegò:
― Chi altri potrebbe essere? Chuxi! Ieri si è assentato da lavoro per la maggior parte della giornata. Ovviamente oggi dovrà fare gli straordinari. Non ha senso che tu non lo conosca, vero?
Chunjie: ― …
…
Quando era ancora giovane, a Chunjie piaceva molto Chuxi.
A quel tempo, Chuxi era ancora una divinità straordinariamente tollerante in confronto all’uomo freddo e terrificante che sarebbe diventato in futuro. Indossava un’armatura rossa e oro, era vigoroso ed energico come un soldato del Cielo. Quel suo aspetto maestoso rendeva Danian (*) e Xiaonian, ancora giovani, invidiosi a morte. Ammiravano il più grande Chuxi dal profondo dei loro cuori e, ogni volta che non avevano niente da fare, i due fratelli andavano alla pagina del calendario che apparteneva a Chuxi per giocare insieme. E ogni volta lo zio Chuxi sorrideva raggiante e li intratteneva con gioia, donando loro una varietà di paste deliziose e parlandogli con un tono di voce che riscaldava piacevolmente il cuore delle persone.
(N/T: Danian: è un altro modo di chiamare il Festival di Primavera.)
― Voi due ragazzini, perché siete corsi di nuovo qui?
― Ehi, non aver paura di A-Nian. Sì, non morde. Vieni, tocca la sua criniera Xiaonian. È ancora un bambino, ha solo tremila anni come te!
― Xiaonian, non chiamarmi più zio Chuxi. Ormai sei sufficientemente grande per potermi chiamare fratello…
Il modo in cui l’uomo vestito di rosso rideva si confondeva nella sua memoria. Non sapeva esattamente quando Chuxi fosse cambiato ma, ogni volta che ripensava al passato, Chunjie si sentiva amareggiato. Ma non importava quanto fosse riluttante ed infelice, sia lui che Xiaonian sapevano bene che lo zio Chuxi a cui volevano bene non sarebbe tornato mai più.
Il Chuxi originale era stato sostituito da quel Chuxi cupo e solitario. Non era più quello che, in passato, era buono con tutti e amava i bambini e gli animali; ciò che c’era nel suo corpo ora era solo un’anima violenta che avrebbe potuto uccidere chiunque in qualsiasi momento. Anche se, all’inizio, Chunjie non riusciva ad accettarlo, dopo aver visto con i propri occhi il modo in cui Chuxi uccideva non ebbe mai più il coraggio di prendere l’iniziativa e andare a trovare quello spaventoso dio di Capodanno.
Nelle profondità della sua memoria, l’uomo vestito di rosso che sembrava un feroce spirito malevolo macchiato di sangue, alzò la testa e ansimò pesantemente.
Chunjie rabbrividì e si raggomitolò sul bordo del calendario, i polsi pallidi di Chuxi erano pieni di ferite orribili e il forte odore di sangue faceva venire la nausea alle persone. Con i palmi delle mani macchiati di sangue afferrò uno spirito malvagio nel bel mezzo delle guance; quella era la prova che prima di ucciderlo era impazzito. Non c’era più sangue su quel viso pallido. La bestia Nian, che era accanto a lui, si stava già allontanando per evitarlo. Quando, tremando per la paura, Chunjie cercò di avvicinarsi per poter osservare meglio Chuxi, vide una sola goccia di sangue cadere dai suoi occhi rossi. Poi il dio di Capodanno, che non lo guardava nemmeno a causa del dolore agli occhi, disse con voce tremante:
― Scappa…oppure…ti ucciderò immediatamente.
Traduzione: Amethyst
Correzione: Patrizia